Nell’Italia del dopoguerra esistevano tantissime piccole e piccolissime torrefazioni: questa è la storia di una di loro.
Nel luglio del 1959 un gruppo di amici fece una miscela unendo del pregiatissimo caffè della varietà Arabica, proveniente da altopiani brasiliani, con una piccolissima parte di Robusta coltivata sempre in Brasile. La lavarono ad acqua e la tostarono usando del legno di ciliegio e di castagno, alberi tipici dell’ Appennino Bolognese.
Il risultato fu eccellente. Il gusto del caffè era così armonioso e l’aroma così buono, che iniziarono a berlo amaro, cosa molto strana per quei tempi dove il caffè veniva sempre zuccherato.
Lo chiamarono NERO per il suo colore ed AMARO per come veniva gustato ed apprezzato.
Così il 18 luglio del 1959 nasceva il NEROAMARO.Caffè brasiliano con un gusto italiano. Un’armonia di sapori, profumi e ricordi. Una tradizione che, dopo tanti anni, continuiamo a mantenere viva con il nostro caffè.